“Bonus Export Digitale Plus” è l’incentivo che sostiene le microimprese manifatturiere, nelle attività di internazionalizzazione, attraverso l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export. L’incentivo è gestito da Invitalia e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’Agenzia ICE con Bando dell’8 gennaio 2024. L’incentivo punta a favorire lo sviluppo di esportazione e di internazionalizzazione delle mPI manifatturiere, anche aderenti alle reti o ai consorzi. Il portale è aperto dal 13 febbraio e sino alle ore 10:00 del 12 aprile 2024.
I soggetti beneficiari sono le aziende manifatturiere con codice ATECO C. Per accedere al contributo, devono sussistere i seguenti requisiti:

  • avere avviato, da almeno un anno, la fatturazione di prodotti commerciali;
  • sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia;
  • non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo, alcun altro contributo pubblico;
  • le reti e i consorzi non devono avere più di 50 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a euro 10 milioni.

Le spese ammissibili sono le spese sostenute dai soggetti beneficiari, del quale si fa un elenco:

  • spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
  • spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;
  • spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management;
  • spese per la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
  • spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
  • spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione;
  • servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
  • spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
  • spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
  • spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi, riguardanti spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione e riguardanti spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;

Non sono ammissibili al contributo:

  • le spese per l’acquisto generico di hardware che non rientrino nelle necessità nelle categorie di spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione e riguardanti spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
  • le spese per imposte, tasse e oneri sociali;
  • le spese legali e notarili;
  • le spese relative alle ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali;
  • le spese per costi diretti relativi all’acquisizione o alla registrazione e alla tutela della proprietà intellettuale.

Il contributo che sarà erogato è pari a euro 10.000,00 a fronte di una spesa pari o superiore a euro 12.500,00 per le imprese ed euro 22.500,00 per le reti e i consorzi a fronte di una spesa (per quest’ultime) pari a euro 25.000,00. Le spese si intendono al netto di IVA e devono essere tra quelle ammissibili: ad esempio, per la realizzazione di un sito di e-commerce verso l’estero, la spesa deve essere almeno pari a euro 12.500,00 e il contributo che verrà riconosciuto per tale spesa sarà pari a euro 10.000,00.