Al via le domande per il contributo a fondo perduto per gelaterie, pasticcerie, bar, catering, organizzazione di feste e cerimonie e piscine.

Il Decreto Sostegni-ter ha stanziato un fondo di 40 milioni di euro per valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano. Il contributo a fondo perduto spetta infatti alle imprese operanti in alcuni settori economici particolarmente danneggiati dall’emergenza da Covid-19. Di seguito si riportano i codici Ateco (2007) ammissibili al contributo:

  • 96.09.05 Organizzazione di feste e cerimonie
  • 93.11.20 Gestione di piscine
  • 56.10 Ristoranti e attività di ristorazione mobile
  • 56.21 Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)
  • 56.30 Bar e altri esercizi simili senza cucina

Tra i requisiti, le imprese beneficiare devono aver subito una riduzione dei ricavi del periodo di imposta 2021 rispetto ai ricavi del periodo di imposta 2019, di almeno il 40 %.
Per le imprese costituite nel 2020, che non continuano l’attività di un soggetto deceduto o cessato, la riduzione del 40 % va determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021 con all’ammontare medio mensile dei mesi (dall’apertura della partita Iva) del 2020.
Le imprese, per accedere al contributo, devono risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza e devono avere sede legale o operativa ubicata sul territorio italiano.
La trasmissione dell’istanza può essere effettuata direttamente dal soggetto richiedente o da un intermediario attraverso l’area riservata all’interno del sito dell’Agenzia delle entrate a partire dal 22 novembre ed entro il 6 dicembre 2022. Non vi è click day, poi che le somme messe a disposizione saranno distribuite tra tutti i soggetti che validamente presentato istanza secondo il seguente criterio:

  • per il 70 % in egual misura a tutti i soggetti;
  • il 20 % delle risorse finanziarie sono ripartite tra le imprese beneficiarie che nel 2019 avevano un ammontare di ricavi superiore a 400 mila euro;
  • il restante 10 % è ripartito, in aggiunta alle precedenti assegnazioni, per le imprese con un ammontare di ricavi 2019 superiori a 1 milione di euro.

L’ammontare del contributo riconosciuto a ogni impresa sarà pari al minore tra l’importo determinato a seguito della ripartizione percentuale il residuo di aiuti ancora fruibili nei limiti del regime “de minimis” che dovrà essere indicato nell’istanza con dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Il contributo viene erogato mediante accredito in conto corrente identificato dall’IBAN indicato nell’istanza, che deve essere intestato al soggetto richiedente, identificato dal relativo codice fiscale. Vanno attestati gli aiuti “de minimis” la cui registrazione nel Rna è avvenuta o avverrà nel triennio 2022-24 relativi all’esercizio finanziario in corso e ai due precedenti.