Dal 3 novembre 2022, e fino al 1 febbraio 2023, è possibile presentare domanda di contributo per le aziende e le associazioni che operano nei settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale lungo l’intera catena del valore. Il principale obiettivo dell’agevolazione è quella di fornire un supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale nella produzione, coproduzione, gestione, distribuzione e incontro con il pubblico. Lo sportello, già operativo, è gestito da Invitalia spa e promosso dal Ministero della Cultura, dedicato alle agevolazioni previste dal PNRR in tema di “Industria Culturale e Creativa 4.0”.
Il criterio di selezione non verte sulla tempestività della presentazione, ma sulla finalità e sull’impatto ambientale dei progetti presentati, oltre che la verifica formale della sussistenza dei requisiti di ammissibilità e la verifica di merito; in tal senso i progetti devono anche rispettare il principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH).
Il fondo prevede una dote finanziaria di circa 110 mln di euro. Il progetto presentato non può superare il valore complessivo di 100.000,00 euro (al netto di IVA). L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto massimo dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a. 75.000,00 euro.
I soggetti interessati sono le micro e piccole imprese in forma societaria di capitali o di persone, le cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit e gli enti del terzo settore di cui all’art. 4 del d.lgs. n. 117/2017, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, purché tutte costituite al 31/12/2020. Per le organizzazioni no profit (con personalità giuridica) e gli Enti del Terzo settore devono essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro nazionale unico del Terzo Settore oppure ai registri equivalenti. I soggetti suddetti devono essere costituiti al 31/12/2020 ed operare in uno dei seguenti ambiti di intervento:

  • Musica;
  • Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • Moda;
  • Architettura e Design;
  • Arti visive (inclusa fotografia);
  • Spettacolo dal vivo e Festival;
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
  • Artigianato artistico;
  • Editoria, libri e letteratura;
  • Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Le spese ammissibili riguardano le immobilizzazioni materiali e immateriali, le opere murarie (20 % del progetto di spesa ammissibile) e il capitale circolante (20 % del progetto di spesa ammissibile), purché strettamente funzionali al progetto finanziato. Sono esclusi i beni d’investimento e spese di capitale circolante acquistati da fornitori direttamente o indirettamente collegati e controllati dalla società richiedente. Inoltre, i beni devono essere nuovi di fabbrica e non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature.
Le spese, per poter essere ritenute ammissibili, devono essere sostenute dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.