Dopo avere approfondito la tematica in modo generale (Le Organizzazioni di Volontariato O.D.V.), un aspetto molto importante di cui tener conto riguarda la possibilità per le ODV di svolgere attività “diverse”, purché secondarie e strumentali.
Rispetto all’attuale regime, che consente lo svolgimento di attività marginali entro determinati limiti, con il nuovo Codice del terzo settore (CTS), si assisterà ad un ampliamento del raggio di azione per le ODV, e ciò appena perverrà l’autorizzazione da parte della UE.
Da tale momento, alcune delle attività marginali costituiranno per le ODV attività non commerciali, purché si verifichino le seguenti condizioni:
• vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito a fini di sovvenzione alla ODV
• cessione di beni prodotti da assistiti o volontari purché la vendita sia curata direttamente dalla ODV senza alcun intermediario
• somministrazione di alimenti e bevande in occasione di manifestazioni, purché svolte senza l’impiego di mezzi organizzati.
Inoltre, per eventuali attività commerciali, le ODV potranno optare per una determinazione forfetaria del reddito, applicando un coefficiente di redditività dell’1%, purché i ricavi annui non superino 130 mila euro e non applicando l’Iva.