Nel presente articolo andremo a trattare di un ulteriore strumento di finanza agevolata messo a disposizione da Invitalia, che prende il nome di “Cultura crea”. Esso è un incentivo promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), volto a sostenere la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit già esistenti e la nascita di nuove, che rientrano nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, per tutte le associazioni che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’ incentivo è promosso al fine di sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e per rafforzare la competitività delle PMI. Per l’ iniziativa sono state stanziate risorse nella misura di 107 milioni di euro e inoltre è prevista una donazione aggiuntiva di altri 7 milioni di euro.
“Cultura crea” è rivolto a:
Startup: per la nascita di nuove micro, piccole e medie imprese della filiera culturale e creativa;
Imprese consolidate: per la crescita e l’integrazione delle micro, PMI della filiera culturale, dello spettacolo, creativa e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici.
Imprese sociali: per sostenere i soggetti del terzo settore in tutte le attività collegate alla gestione di beni, servizi e attività culturali. Le spese ammesse saranno quelle relative alla gestione e fruizione degli attrattori culturali del territorio o riconducibili all’animazione e partecipazione culturale.
La misura differisce in tre principali pilastri:
1) ‘Creazione di nuove imprese nell’industria culturale’ è rivolto a:
– team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorno dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni;
– le società e le cooperative costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi (sono esclusi i consorzi e le ditte individuali).
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 400.000 euro per progetti che introducono prodotti o servizi innovativi nell’ambito della conoscenza, sviluppo e applicazione di tecnologie, conservazione e processi per le attività di recupero e manutenzione del patrimonio culturale, fruizione produzione e gestione di beni e attività culturali. Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente un finanziamento a tasso zero fino al 40 % della spesa ammessa e un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa, con un totale di agevolazioni fino all’80 % del programma di spesa. In ambedue i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% (90% totale) per i progetti presentati da imprese costituite da coloro che sono soggetti a premialità (giovani, donne e imprese con rating di legalità).
2) ‘Sviluppo delle imprese dell’industria culturale’ finanzia:
– le società e le cooperative costituite da non oltre 36 mesi.
Si applica nei comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale. L’importo massimo finanziabile è 500.000 euro. Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa (elevabile al 65% per coloro soggetti a premialità) e un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa (elevabile al 25% per coloro soggetti a premialità).
3) ‘Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale’ finanzia imprese e soggetti del terzo settore (come ONLUS e imprese sociali). Si applica nei comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Anche in questo caso saranno accettati piani di investimento fino a 400.000 euro. E agevolazioni concesse nei limiti del regolamento de minimis prevedono un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa (elevabile al 90% per coloro che sono soggetti a premialità).

Le voci di spesa ammissibili riguardano investimenti per:
o Macchinari, impianti e attrezzature;
o Programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni e know how;
o Sono incluse determinate spese di gestione
Rimangono escluse le opere murarie, la consulenza e la semplice sostituzione di macchinari e attrezzature.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda entro i 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
La presentazione della domanda può essere effettuata esclusivamente online.